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Testimonianza. Un possibile itinerario ebraico-cristiano tra topologia e decostruzione


Autore:

Guido Bianchini


Titolo [Ita]:

Testimonianza. Un possibile itinerario ebraico-cristiano tra topologia e decostruzione


Title [Eng]:

Proof. A Possible Jewish-Christian Itinerary Between Topology and Deconstruction


Data pubblicazione: 2022

Fascicolo: LXI - 2 anno: 2022/2 - pp. 117-132

Lingua: Italiano

DOI: 10.1400/291060


Abstract [Ita]

Il saggio intende mostrare una possibile affinità tra topologia e decostruzione riguardo al concetto di testimonianza, favorita da un comune retroterra ebraico-cristiano. In primo luogo viene analizzato come entrambi i percorsi si situino maniera differente nello spazio del pensiero, tracciando prospettive singolari non totalizzanti. Tale senso del limite è indagato a partire dalle riflessioni di entrambi sull’alterità del linguaggio, non teso al dominio sul reale, ma aperto all’esperienza erratica della significazione, come testimonianza del rapporto straniante con la verità. L’inquietudine filosofica è dunque raffrontata a quella religiosa: testimoniata da Derrida in confessioni di ebraicità, ibridate di elementi cristiani, e da Vitiello attraverso una rilettura della predicazione paolina, per la quale la testimonianza di fede non oblia, ma è attenta al carattere misterioso del divino, attinto anche dal retroterra ebraico. Testimonianza dell’Altro resa eticamente nell’aprirsi a chiunque altro e nell’offrire e chiedere amicizia e ospitalità.


Parole chiave: testimonianza, topologia, decostruzione, Vitiello, Derrida.


Abstract [Eng]

The paper aims to show a possible similarity between topology and deconstruction with regards to the concept of proof, supported by a common Jewish-Christian background. First of all, we analyze how both paths are differently situated in the space of thought, tracing peculiar non all-inclusive perspectives. This sense of the limit is examined starting from the reflections of both on language alterity, not aimed at the domination of reality, but open to the erratic experience of signification, as proof of the alienating relationship with truth. This philosophical apprehension is therefore compared to the religious one: proved by Derrida with confessions of Jewishness, hybridized by Christian elements, and by Vitiello through a reinterpretation of the Pauline preaching, according to which faith does not forget, but is mindful of the mysterious nature of the divine, also drawn from the Jewish background. The proof of the Other rendered in its ethical sense: to open up to anyone, offering and asking for friendship and hospitality.

Keywords: proof, topology, deconstruction, Vitiello, Derrida.

 

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