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Hölderlin. La morte di Empedocle


Autore:

Vincenzo Vitiello


Titolo [Ita]:

Hölderlin. La morte di Empedocle


Title [Eng]:

Hölderlin. The Death of Empedocle


Data pubblicazione: 2022

Fascicolo: LXI - anno: 2022/1 - pp. 247-260

Lingua: Italiano.

DOI: 10.1400/288162


Abstract [Ita]

L’interpretazione della Morte di Empedocle proposta in questo saggio muove dal confronto tra Hölderlin e Hegel intorno al problema di un inizio del tempo, del determinato, dei molti. L’interrogazione sull’origine impegna in Hölderlin un linguaggio diverso da quello logico-filosofico: il linguaggio del teatro che nell’esperienza della morte, della “possibilità dell’impossibilità dell’esistenza in generale”, porta allo scoperto quel significato “originario” di dýnamis, che dice – ben prima che “potenza” e “potere”-“possibile”. Resta cionondimeno il “salto” dall’Indeterminato al determinato, dall’Uno ai molti: il “mistero del possibile”, che segna la finitezza dell’umano. Essa è rappresentata nella tragedia dalla “solitudine” di Empedocle: dapprima vissuta, per libera scelta, nella quieta, rassicurante “compagnia” della natura; poi sofferta per l’ostilità del popolo, che dopo averlo esaltato come un dio, lo scacciava dalla Città; e infine ricercata come necessaria per approssimarsi con la morte al “mistero” della vita. I tre momenti della “maturazione” di Empedocle, esposti nelle tre stesure dell’unica tragedia.


Parole chiave: determinato, indeterminato, origine, potere, possibile.


Abstract [Eng]

The interpretation of The Death of Empedocle, in this essay, moves from the comparison between Hölderlin and Hegel regarding the problem of the beginning of time, the determined, the many. The inquiry into the origin by Hölderlin makes use of a language that is different from the logical-philosophical one: the language of drama which, in the experience of death, of the “possibility of the impossibility of existence in general”, leads to the discovery of the original meaning of dýnamis, that – before than “potential” and “power” – means “possible”. Nevertheless, the leap from the Undetermined to the Determined, from the One to the many remains: the “mystery of the possible” that marks the finiteness of the human being. It is represented in the tragedy of Empedocle’s solitude: first lived in quietness, as his own free will, in the comforting company of nature; then as a painful condition because of the hostility of the people who, after having exalted him as a god, drove him away from the City; and finally sought-after as necessary in order to get closer to the mystery of life through death. Three moments of Empedocle’s “growth”, exposed in the three writings of the unique tragedy.


Keywords: determinate, indeterminate, origin, power, possible.

 

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