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Il costituirsi della melodia come campo di forze. Richard Wagner lettore di Beethoven


Autore:

Carlo Serra


Titolo [Ita]:

Il costituirsi della melodia come campo di forze. Richard Wagner lettore di Beethoven


Title [Eng]:

The creation of the melody as a force field. Richard Wagner reader of Beethoven


Data pubblicazione: 2019

Fascicolo: LVIII - anno: 2019/1 - pp. 135-155

Lingua: Italiano.

DOI: 10.1400/270734


Abstract [Ita]

Il saggio su La melodia in Beethoven (1850 – 1851) è una piccola sezione di Opera e Dramma. Il testo, denso e discontinuo, ricostruisce il senso della svolta melodica beethoveniana, intesa come modificazione irreversibile della grammatica della musica, e come ricostituzione formale del valore semantico della musica. Il pensiero wagneriano si impegna in una ardita analogia fra forme del corporeo e ripresa di una organicità melodica, capace di rianimare contenutisticamente il valore del teatro musicale. Il pensiero di Wagner risulta così innervato tanto da intuizioni che precorrono l’interpretazione nietzscheana del dionisiaco quanto da riflessioni sull’immanenza del significato testuale, rispetto alla costituirsi e al modificarsi della melodia, inteso come un teatro delle forme.


Abstract [Eng]

The short essay on the melody in Beethoven (1850-1851) is a small section of Opera and Drama. The text investigates on the meaning of the melodic construction in Beethoven’s Ninth Symphony. The melodic construction is interpreted as an irreversible change of musical grammar and a formal restoration of the semantic value of music. Wagner sees the form of melody before Beethoven’s Ninth like an attire hiding bodily pulses: this interpretation is a model for Nietzsche’s Dyonisian Art in Die Geburt der Tragödie aus dem Geiste der Musik. Melody captures the metaphysical aspects of nature, constituting a pure theatre of forms.


 

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