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Dal rito alla tragedia: lo strappo originario e l'invenzione del teatro


Autore:

Monica Centanni


Titolo [Ita]:

Dal rito alla tragedia: lo strappo originario e l'invenzione del teatro

Title [Eng]:

From ritual to tragedy: the original tear and the invention of the theatre


Data pubblicazione: 2019

Fascicolo: LVIII - anno: 2019/1 - pp. 59-74

Lingua: Italiano.

DOI: 10.1400/270729


Abstract [Ita]

La vulgata secondo la quale le origini del teatro tragico sarebbero da collegare ai rituali dionisiaci è pervasiva e, di fatto, indiscussa. L’idea trova conforto nella lettura (non sempre attenta) di una serie di fonti latine e greche, e nelle analogie che sarebbero riscontrabili fra le varie espressioni performative a diverse latitudini geografiche, cronologiche e culturali. Questo nucleo di pensiero, che si presenta insieme come totalitario nella sua assertività ma debolissimo nella sua articolazione logica interna, è da processare su più fronti.

L’ipotesi che costituisce lo scheletro argomentativo di questo saggio è che il teatro sia un’invenzione propriamente greca, databile con precisione in Atene tra il VI e il V secolo a.C., che non nasce dalla continuità con i rituali dionisiaci, ma ha origine invece da uno strappo, teoreticamente decisivo, dalla dimensione religiosa del rito. A sostegno di questa ipotesi, si propone la lettura di una serie di fonti antiche (dall’età ellenistica al bizantino Lessico Suda) che non sempre sono state considerate con la dovuta attenzione e analizzate con affilata intenzione ermeneutica.


Abstract [Eng]

Connecting the origins of tragic theatre to Dionysian rituals is a ruling and undisputed vulgata. The idea is supported by the (not always careful) reading of a series of Latin and Greek sources, and in analogies that would be found among the various performative expressions at different geographical, chronological, and cultural latitudes. The core of this thought – which presents itself as totalitarian in its assertiveness, but is very weak in its internal logical articulation – is to be discussed and confuted from different standpoints.

The hypothesis that constitutes the argumentative skeleton of this essay is that the theatre is a properly Greek invention – placed with precision in Athens between the sixth and fifth centuries BC – that does not arise from a continuity with Dionysian rituals, but rather originates from a theoretically decisive break from the religious dimension of the rite. In support of this hypothesis, the essay proposes a new analysis of a series of ancient sources (from the Hellenistic age to the Byzantine Suda Lexicon) that have not always been considered with due attention or analysed with sharp hermeneutical intention.


 

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