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La favella mutola e il visibile parlare. Da Vico a Dante


Autore:

Francesco Valagussa


Titolo [Ita]:

La favella mutola e il visibile parlare. Da Vico a Dante

Title [Eng]:

The favelle mutole and the visible speak. From Vico to Dante


Data pubblicazione: 2018

Fascicolo: LVII - anno: 2018/2 - pp. 125-141

Lingua: Italiano.

DOI: 10.1400/269272


Abstract [Ita]

L’articolo presenta una genealogia che dalle “Favelle mutole” di Giambattista Vico conduce al “Visibile parlare” di Dante Alighieri, individuando un filo rosso che passa attraverso alcune tra le personalità più emblematiche del Rinascimento italiano, tra cui Torquato Tasso, Giordano Bruno, Pico della Mirandola e Marsilio Ficino. Il saggio si concentra sull’importanza dello spiritus phantasticus nella tradizione del pensiero italiano, inteso come facoltà della mente, capace di superare l’astratta separatezza tra materia e spirito. La figura non è semplice riflesso, bensì visione che dà immagine e quindi senso al mondo, generando una lingua fatta di segni, gesti, e cenni, più antica delle lingue articolate e del loro univoco significare.



Abstract [Eng]

The present work aims at showing a genealogy which, from Giambattista Vico’s favelle mutole leads to Dante’s visibile parlare: a fil rouge running through some of the most emblematic figures of Italian Renaissance, like Torquato Tasso, Giordano Bruno, Pico della Mirandola and Marsilio Ficino. The essay focuses upon the importance of the spiritus phantasticus in the tradition of Italian thought, meant as a faculty of the mind, able to overcome the abstract separation between mind and matter. In the light of this faculty, an image is not just a reflection but a view which gives the world an image and thus a meaning, generating a language made of signs, gestures and nods, which is more ancient than articulated languages and their unambiguous meaning.


 

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