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Di un incerto biancore. Fenomenologia di un colore


Autore:

Massimo Donà


Titolo [Ita]:

Di un incerto biancore. Fenomenologia di un colore


Title [Eng]:

Of an uncertain whiteness. Phenomenology of a colour


Data pubblicazione: 2017

Fascicolo: LVI - anno: 2017/1 - pp. 89-100

Lingua: Italiano.

DOI: 10.1400/258163


Abstract [Ita]

L’autore ripercorre alcune declinazioni estetiche di cui il bianco è stato protagonista. È il caso di Antonioni, che fece dipingere di bianco un’intera pineta nel suo Deserto rosso; è il caso di Melville, che di bianco tinge la sua tremenda balena. Il bianco si rivela essere la sfumatura cromatica per eccellenza, che tutti i colori racchiude, pur essendo esso stesso un colore. Puro e inquietante al contempo, traccia del silenzio assoluto secondo Kandinskij, il bianco, come comprese Malevič, fa fronte alla minaccia del nero, riflesso di quel nulla che minaccia il seno dell’essere. Colore-non colore, il bianco è già da sempre consegnato al proprio capovolgimento. Colore impossibile, perché senza confine.


Abstract [Eng]

The author analyses several aesthetic declinations of which white has been a protagonist. This is the case of Antonioni, who painted a whole pinewood in white in his Deserto rosso; it is the case of Melville, who painted his tremendous whale of white. White reveals itself to be the chromatic nuance par excellence, which encloses all colours, even though it is a color itself. Pure and disturbing at the same time, a trace of absolute silence, according to Kandinsky; white against the threat of black, reflection of the non-being that threatens the bosom of being, according to Malevič. Colour/non-colour, white has always been delivered to its reversal. An impossible colour, without border.

 

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