Autore:
Michele Capasso
Titolo [Ita]:
L'essere come ritorno: apparenza e riflessione nella Scienza della logica di Hegel
Title [Eng]:
Being as a return: appearance and reflection in the Hegel's Science of Logic
Data pubblicazione: 2016
Fascicolo: LV - anno: 2016/2 - pp. 111-128
Lingua: Italiano.
DOI: 10.1400/252591
Abstract [Ita]
La discussione sul cominciamento rappresenta forse il luogo più discusso della filosofia hegeliana. Eppure anche le più celebri interpretazioni, in particolare quelle che avanzano una pretesa confutatoria, si soffermano soltanto sulla prima triade dialettica. Al contrario qui cercheremo di mostrare non solo come il problema del cominciamento sia meglio leggibile a partire dai concetti di essenza e riflessione, ma come sia logicamente necessario muovere dall’inizio del secondo libro della logica oggettiva, la Lehre vom Wesen. L’essere, che appare all’inizio, come un mero presupposto, o come un mero opinare, si presenta come tale soltanto alla luce del movimento riflessivo che toglie se stesso. Costitutivo della riflessione determinante o assoluta (la ragione) è la sua posizione come riflessione estrinseca (l’intelletto). È questo gioco di figure che orchestra il movimento dell’intera logica e permette di comprendere la necessità delle ipostasi di essere e nulla e della sintesi come «passare», il movimento estrinseco che scandisce le categorie della logica dell’essere.
Abstract [Eng]
The discussion on the beginning is probably the most debated topic of Hegelian philosophy. Yet even the most well-known interpretations, particularly those proposing a confutative pretense, dwell upon the first dialectic triad. On the contrary, we will try to show not only how the problem of the beginning is more readable moving from the concepts of essence and reflection, but also how it is logically necessary to move from the beginning of the second book of objective logic, the Lehre von Wesen. The being, that initially appears as a mere premise or as mere thinking, reveals itself as such only in the light of the reflective movement that removes itself. The position as extrinsic reflection (the intellect) is the constitutive element of the determinant and absolute reflection (reason). It is this game of figures that moves logic and permits to understand the necessity of the hypostases of being and nothingness and of the synthesis as “passing”, the extrinsic movement that scans the categories of the logic of being.
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