Call for Papers n. LXV/2 – Gianni Vattimo in contesto
- Redazione | Il Pensiero

- 7 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Scadenza: 11 maggio 2026
La redazione della rivista di filosofia «Il Pensiero» seleziona contributi originali in forma di saggi per il fascicolo dedicato al tema:
Gianni Vattimo in contesto
Il termine ultimo per la presentazione dei contributi è il 11 maggio 2026; la risposta sarà comunicata dalla redazione possibilmente entro il 5 settembre 2026. I contributi possono essere redatti in una lingua a scelta tra italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco; non dovranno superare i 45.000 caratteri, inclusi gli spazi e le note, e dovranno essere accompagnati da due abstract e 5 parole chiave (nella lingua in cui è scritto l’articolo e in inglese, massimo 1200 caratteri spazi inclusi per ciascun abstract).
L’uscita del fascicolo è prevista per novembre 2026.
Curatori del volume: Gaetano Chiurazzi e Alberto Martinengo – Università di Torino.
Il pensiero di Gianni Vattimo si colloca in un crocevia tra influenze, eredità, contaminazioni e perfino disseminazioni. Da una parte, Vattimo è figlio di tradizioni importanti: il pensiero di Friedrich Nietzsche e l’esistenzialismo su tutte. Dall’altra, la sua ermeneutica filosofica è feconda di conseguenze che tuttora animano la discussione, tanto presso filosofi e filosofe che se ne riconoscono come eredi, quanto presso coloro che vi si oppongono. Questo volume della rivista «Il Pensiero» si propone di raccogliere contributi che analizzino il contesto della riflessione di Gianni Vattimo. Questa espressione va intesa in senso ampio, includendovi tanto le ispirazioni che lo animano negli anni della sua formazione e della maturità quanto – sull’altro lato – le eredità che il suo pensiero lascia alla discussione contemporanea.
Le influenze a cui Vattimo deve la propria originalità sono rintracciabili principalmente nel pensiero tedesco tra Otto e Novecento. Ma non si possono dimenticare gli interessi giovanili per Aristotele e per il pensiero francese, particolarmente di ispirazione religiosa. Così come si debbono considerare le interlocuzioni che Vattimo conduce in fasi successive: lo strutturalismo e il post-strutturalismo; il neo-pragmatismo; il pensiero post-coloniale. Tuttavia, in una sorta di dialogo che attraversa i decenni, è possibile ripensare la figura intellettuale di Vattimo anche muovendo dalle eredità che la sua opera consegna: dalle sue riflessioni in ambito filosofico-artistico alla rilettura della secolarizzazione, fino all’impegno intellettuale in politica. Anche in questo senso, sono molte – sintoniche od oppositive – le tracce di Gianni Vattimo nel pensiero contemporaneo.
I saggi proposti alla valutazione potranno dunque privilegiare le genealogie della filosofia di Vattimo, oppure i suoi effetti teorici sul dibattito filosofico successivo o – ancora – potranno lavorare in entrambe le direzioni, prima e dopo Vattimo. Le proposte potranno interessare tutti gli ambiti attraversati dal suo pensiero, da quelli più strettamente filosofici a quelli che interessano i rapporti con la politica, le scienze sociali, le arti, la letteratura, le religioni.