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Call for Papers n. LXIV/1 – Spazio



Scadenza: 1° novembre 2024


La redazione della rivista di filosofia «Il Pensiero» seleziona contributi originali in forma di saggi e recensioni per il fascicolo dedicato al tema:


Spazio


Il termine ultimo per la presentazione dei contributi è il 1° novembre 2024; la risposta sarà comunicata dalla redazione entro il 28 febbraio 2025. I contributi possono essere redatti in una lingua a scelta tra italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco; non dovranno superare i 45.000 caratteri, inclusi gli spazi e le note, e dovranno essere accompagnati da un abstract in italiano e in inglese, di massimo 1200 caratteri ciascuno, e 5 parole-chiave (in italiano e in inglese).


L’uscita del fascicolo è prevista per aprile 2025


Curatore del volume: Florinda Cambria – Università degli Studi dell’Insubria, Varese.


Spazio: condizione di ogni cammino, crocevia di innumerevoli sapienze, luogo comune di genealogiche ricostruzioni. Attraverso arti e lettere, scienze e tecniche, la parola “spazio” evoca certezze, problemi e paradossi, per esempio nella sua relazione con il corpo e con i corpi, ma anche con la voce e le misure, con numeri e figure, ritmi e risonanze. Differenza originaria tra avere spazio ed esserlo, cioè spazializzarsi, farsi e fare spazio. Spazio come spinta che con-struisce e disloca, come muto dilatarsi di gesti che sono forse, oscuramente, l’antefatto archeologico di ogni pro-iezione, di ogni progetto, di ogni temporalità.

La riflessione sullo “spazio” si espone a una girandola di riferimenti che certamente chiamano in causa diverse discipline entro le quali parlarne, senza dimenticare di porre il problema del loro stesso confine e perciò del loro limite; problema che riguarda la relazione essenziale tra le discipline, tra il loro qui e il loro là. Ma questa relazione dove sta? O forse – in quanto relazione, appunto – non sta, ma prende corpo nella pratica del transito e insieme ve lo perde? “Transdisciplinarità” di tutte le discipline: quale sapere, quale parola se ne farà carico? E in quale spazio? Forse l’antico luogo comune della filosofia?


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