top of page

L'Opera al bianco. O della in-differenza ontologica


Autore:

Ernesto Forcellino


Titolo [Ita]:

L'Opera al bianco. O della in-differenza ontologica


Title [Eng]:

The opera in white. Or the ontological in-difference


Data pubblicazione: 2017

Fascicolo: LVI - anno: 2017/1 - pp. 101-128

Lingua: Italiano.

DOI: 10.1400/258164


Abstract [Ita]

In questo saggio ci si propone di offrire una lettura filosofica del quadro di Kazimir Malevič “Quadrato bianco su fondo bianco”. L’intento è quello di mostrare non solo l’influenza di quest’opera e del suprematismo in generale per la costruzione dei contenuti e delle forme espressive dell’arte contemporanea ma anzitutto di evidenziare come, attraverso di essa, risulti possibile compiere una riflessione intorno alle ragioni del fare artistico, per toccare il senso stesso dell’arte in quanto tale. Rimarcando la densità speculativa e concettuale racchiusa nel gioco della differenza “inapparente” fra bianco e bianco e nella dialettica figura-sfondo, l’interpretazione proposta intreccia molteplici linee d’indagine: dalla messa in crisi del concetto di rappresentazione nei confini della superficie-piano del quadro alla ricerca di una espressione non-oggettiva del reale. Tali questioni chiamano in causa lo statuto dell’immagine e il luogo dello sguardo, fino a coinvolgere la manifestazione stessa delle cose e mondo entro lo spazio ‘libero’ dell’incolore.


Abstract [Eng]

This assay offers a philosophical interpretation of Kazimir Malevich’s painting White square on white background. The purpose is to show not only the influence of this work (and of suprematism in general) on

the construction of expressive forms and contents of contemporary art, but primarily to highlight how it is possible, through this painting, to reflect upon the reasons of artistic creation, to touch upon the sense of art as such. Underlining the speculative and conceptual density enclosed within the game of the “non apparent” differences between white and white and within the dialectics between the figure and the background, the proposed interpretation intertwines multiple lines of investigation: from the subversion of the concept of representation within the boundaries of the surface of the painting to the research of a non-objective expression of reality. Such questions invoke the foundation of the image and the place of the gaze, up to involve the very manifestation of things and of the world within the “free” space of the colourless.


 

This paper can be purchased on Torrossa

bottom of page