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Il pensiero di Dio e dell’uomo attraverso l’esperienza dell’arte: viatico cusaniano


Autore:

Elena Filippi


Titolo [Ita]:

Il pensiero di Dio e dell’uomo attraverso l’esperienza dell’arte: viatico cusaniano


Title [Eng]:

The thought of God and the thought of man through the experience of art: Cusanian viaticum


Data pubblicazione: 2020

Fascicolo: LIX - anno: 2020/1 - pp. 177-196

Lingua: Italiano.

DOI: 10.1400/278364


Abstract [Ita]

Sebbene Cusano non abbia sviluppato una teoria dell’arte o un’estetica, aspetti della sua filosofia contengono tratti fondativi di una visione che genera paradigmi di lettura persino di fenomeni artistici a noi contemporanei. Li si evince esaminando nodi teoretici essenziali come le nozioni di proportio, mensura, imago, visio, così come egli li elaborò nel confronto con la teoria e la prassi artistica del suo tempo, in specie rispetto al magistero albertiano e all’ars nova fiamminga, la quale offre un punto di osservazione privilegiato: la vita quotidiana come punto di partenza alla ricerca del divino. Qui si compie anche uno scarto di prospettiva, tema di cui il Cardinale sonda, experimentaliter, tutte le possibilità. Fra queste spicca lo studio dello specchio, capace di rifrazione, inversione ottica, ma anche generatore di metafore della visione, riprese fra gli altri con efficacia da Albrecht Dürer, ma rinvenibili pure nelle sperimentazioni, nel design e nell’arte performativa del Novecento.


Abstract [Eng]

Although Cusanus did not work out a particular art theory or an aes­thetic thought, aspects of his philosophy contain crucial traits of a vision that produces paradigms helping us to comprehend better even phenomena contemporary to us. It can be realized by studying theoretical topics such as the notions of proportio, mensura, imago, visio, as he explained them keeping in mind the ideas of Leon Battista Alberti, as well as the artistic practice of his time – the Flemish ars nova, which offers a characteristic observation point: daily life as a starting point by searching traces of God. Here there is also a change of perspective, a theme of which Cusanus probes – experimentaliter – all the possibilities. Among these, the study of the mirror stands out: capable of refraction, optical inversion, but also generator of metaphors of vision, taken primarily by Albrecht Dürer, but also found in the experiments, design and performance art of the twentieth century.


 

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