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Anomia. Mosè, Paolo e il figlio dell’abbandono


Autore:

Luca Bagetto


Titolo [Ita]:

Anomia. Mosè, Paolo e il figlio dell’abbandono


Title [Eng]:

Anomy. Moses, Paul and the Son of Abandonment


Data pubblicazione: 2022

Fascicolo: LXI - 2 anno: 2022/2 - pp. 161-173

Lingua: Italiano

DOI: 10.1400/291063


Abstract [Ita]

Attraverso la questione biblica del nome di Dio, viene qui sviluppato il tema della negazione nell’Origine, cioè di un Dio che come causa sui è indicibile. Viene criticata sia la regolamentazione neokantiana delle garanzie di ordine, sia la lettura marcionita svolta dal marxismo messianico del Novecento, che interpreta Paolo come maestro della critica degli ordinamenti. Contro questa interpretazione, viene messo in luce che la venuta del Messia è compresa e raccontata dalla Legge. Viene quindi rievocata quella linea paolina, da Agostino a Lutero, da Kierkegaard a Taubes e Derrida, che ha pensato l’eccezione come qualcosa che appartiene intrinsecamente alla legge, invece di essere semplicemente anti-nomica. Si accenna quindi a una nuova traduzione di 2Ts 2, là dove si introduce l’enigmatica figura del katéchon. Essa viene interpretata come l’espressione di una chiamata (katéchomai: “sono trascinato”) che, peraltro, non è neanche un invasamento anti-nomico. È invece una chiamata alla salvezza che si fonda su una grazia eccezionale: il venir meno della necessità causale della legge, secondo la testimonianza mosaica e messianica di un figlio abbandonato.


Parole chiave: legge, eccezione, negazione critica, psicoanalisi, katéchon.


Abstract [Eng]

Through the biblical question of the name of God, the theme of negation in the Origin is developed here, that is of a God who as causa sui is inexpressible. Both the neo-Kantian regulation of the guarantees of order and the Marcionite reading carried out by the messianic Marxism of the twentieth century, which interprets Paul as a master of legal order criticism, are criticized. Against this interpretation, it is highlighted that the coming of the Messiah is understood and narrated by the Law. That Pauline line, from Augustine to Luther, from Kierkegaard to Taubes and Derrida, who believed the exception to be something that intrinsically belongs to the law, instead of being simply anti-nomic is then evoked. A new translation of 2Thess 2, where the enigmatic figure of the katéchon is introduced, is then mentioned. It is interpreted as the expression of a call (katéchomai: “I am dragged”) which, moreover, is not even an anti-nomic obsession. Instead, it is a call to salvation that is based on an exceptional grace: the absence of the causal necessity of the law, according to the Mosaic and Messianic testimony of an abandoned son.


Keywords: law, exception, critical negation, psychoanalysis, katéchon.

 

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