Autore:
Massimo Donà
Titolo [Ita]:
Sich selbst aufhebende Vermittlung. Il concetto come idea: ovvero la mediazione che toglie se stessa, nella Dottrina del concetto
Title [Eng]:
Sich selbst aufhebende Vermittlung. The concept as an idea: or the mediation that takes away itself, in the Doctrine of the concept
Data pubblicazione: 2016
Fascicolo: LV - anno: 2016/2 - pp. 97-110
Lingua: Italiano.
DOI: 10.1400/252590
Abstract [Ita]
Con il presente saggio ci proponiamo di rileggere alcuni dei luoghi fondamentali in cui il genio hegeliano sviluppa la propria dottrina sillogistica, mostrando come la mediazione venga ivi a configurarsi. Soprattutto, dall’interrogazione del sillogismo della necessità, emerge la funzione del medio come mediazione di sé; la stessa in cui ad andare a fondo è appunto la mediazione medesima. Sì che Resultato del sillogismo sia l’immediatezza (posta). Questo, il luogo del pensiero in cui si dà l’oggettività (del concetto come Idea). Fermo restando che, posta come unità del concetto e del reale, l’Idea è altrettanto bene (in virtù dell’esposizione fatta sul medio) la loro differenza. Il movimento che tale opposizione di concetto e realtà sperimenta nel reale finito mostra quindi di poggiare su una opposizione in grado di sottrarsi a quella mediazione che, mediandosi in sé, toglieva proprio il suo carattere di mediazione, lasciando immediatamente il proprio altro. Infine, alla luce di quanto detto, si torna ad insistere sul significato stra-ordinario della contraddizione nella logica hegeliana.
Abstract [Eng]
The purpose of this essay is to reread some of the fundamental topics in which the Hegelian genius develops its syllogistic doctrine, showing how the mediation is configured in it. Above all, from the interrogation of the syllogism of necessity, the function of the medium as self-mediation comes to light; the same function in which the mediation itself sinks and the Resultato of the syllogism is immediacy (posed). This is the region of thought in which the objectivity (of the concept as Idea) comes to light. It being understood that, set as the union of the concept and the real, the Idea (in virtue of the presentation made of the medium) is also the difference between the two. The movement that such an opposition of the concept and the real undergoes in the finite real therefore shows to be based on an opposition that is able to avoid that mediation that, mediating in itself, precisely deprived it of its mediating nature, immediately leaving its own other. Finally, in the light of what has been said, we go back to insisting upon the extra-ordinary meaning of the contradiction in the Hegelian logic.
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