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Viva imago. L’antropologia di Niccolò Cusano


Autore:

Isabelle Mandrella


Titolo [Ita]:

Viva imago. L’antropologia di Niccolò Cusano


Title [Eng]:

Viva imago. The anthropology of Niccolò Cusano

       

Data pubblicazione: 2020

Fascicolo: LIX - anno: 2020/1 - pp. 71-90

Lingua: Italiano.

DOI: 10.1400/278358


Abstract [Ita]

L’antropologia di Cusano rappresenta il cuore della sua filosofia e della sua teologia. Nella sua opera l’essere umano svolge un ruolo centrale: non è solo un’immagine di Dio, ma è stato creato perché Dio ha voluto manifestare la sua gloria a una creatura che fosse in grado di conoscerlo. Per questo motivo, l’essere umano ha certe potenzialità che lo rendono simile a Dio e che egli deve realizzare se vuole avvicinarsi al suo archetipo: l’intelletto e la libertà. Per Cusano si tratta di un processo dinamico, che può essere incrementato all’infinito e che lo porta a chiamare l’uomo «immagine vivente» (viva imago) di Dio. Il saggio si sofferma su alcune tematiche dell’antropologia di Cusano, esaminando anche il ruolo della donna.


Abstract [Eng]

The anthropology of Nicholas of Cusa represents the heart of his philosophy and theology. The human being always plays a special role: he is not only image of God, but also intended by the Creator, who wished to manifest his glory to a creature which is able to know him. On the basis of this characterization, the human being has certain godlike potentialities which must be realized if he is to come nearer to his archetype: intellectuality and freedom. For Cusa this represents a dynamic process which can be infinitely increased, leading him to call man a living image (viva imago) of God. The essay focuses on some problematic issues in Cusa’s anthropology which concerns the application of his theory to human reality, for example the role of women as living images. Finally, some reflections are offered concerning Cusa himself as a godlike human being.


 

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