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Il segno di Giona: dai Neviìm a Melville


Autore:

Davide Grossi


Titolo [Ita]:

Il segno di Giona: dai Neviìm a Melville


Title [Eng]:

The sign of Jonah: from the Neviìm to Melville


Data pubblicazione: 2015

Fascicolo: LIV - anno: 2015 - pp. 177-192

Lingua: Italiano.

DOI: 10.1400/252581


Abstract [Ita]

Il saggio indaga la figura di Giona nel Moby Dick di Melville attraverso una lettura che incrocia il testo biblico con il romanzo. Il lavoro esamina le ragioni del rifiuto di Giona lavorando sulle ipotesi formulate dalla tradizione esegetica ebraica. Attraverso il richiamo a Moby Dick emerge il senso della riscrittura melvilliana del libro di Giona come approfondimento della logica dell’univocità rappresentata dalla follia di Achab. Tale follia, che cresce dentro lo spirito d’America che l’industria baleniera incarnava, si rivela quale forma talassica del dominio isonomico sul mondo inteso come carta delle ascisse e ordinate. Entro tale contesto teorico si presenta il problema del segno e della scomparsa della sua costitutiva ambiguità.


Abstract [Eng]

The paper examines the figure of Jonah in Melville’s Moby Dick through an intersecting interpretation of the biblical text and the novel. The essay takes into consideration the reasons of Jonah’s refusal, working upon the hypotheses formulated by the Jewish exegetic tradition. By making reference to Moby Dick, the sense of the Melvillian rewriting of the book of Jonah as a detailed study of the logic of the uniqueness represented by Achab’s madness emerges. This madness, that grows within the spirit of America which the whaleboat industry incarnated, reveals itself as the thalassic form of the same dominion on the world interpreted as graph paper. The problem of the sign and of the disappearance of its fundamental ambiguity is presented in this theoretical context.

 

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